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13 - 14 APRILE 2008 ... Rialzati Italia!

Cara Elettrice, caro Elettore, il 13 e 14 Aprile siamo chiamati nuovamente ad eleggere i nostri rappresentanti. Ancora una volta potremo far sentire la nostra voce sia per rappresentare le nostre istanze ma soprattutto per fornire quel grande contributo di esperienze, di conoscenze, di professionalità e di apertura culturale che abbiamo maturato nei tanti anni trascorsi da "Italiani all'estero". In questi due anni abbiamo lavorato e in futuro lavoreremo affinché l'Italia diventi sistema paese e torni ad essere protagonista nel Mondo. Le donne e gli uomini che da Italiani si distinguono nella vita sociale, culturale, professionale delle comunità che li ospitano devono sentirsi nuovamente protagonisti. Con il vostro voto si può dare nuovamente slancio all'Italia ma sopratutto, ai suoi artefici, gli Italiani.

giovedì 27 marzo 2008

MI BATTERO' A SOSTEGNO DEI DIPENDENTI DI CONSOLATI E AMBASCIATE»

OCCORRE UNA RIFORMA RADICALE DEI SERVIZI A FAVORE DEI NOSTRI CITTADINI ITALIANI NEL MONDO: E QUESTO PUO' AVVENIRE SOLO ATTRAVERSO L'ATTESO RINNOVO DEL CONTRATTO DI DIPENDENTI DEL MAE CHE LAVORANO ALL'ESTERO.

A pochi giorni dal voto si fa sempre più difficile la situazione dei lavoratori italiani di Ambasciate e Consolati che dipendono direttamente dal nostro Ministero degli Affari Esteri. Il Governo non mostra fin ora alcun segnale dicedimento sull'annosa questione relativa alle diverse problematiche che affliggono questa categoria, la cui attività è fondamentale per i bisogni quotidiani dei nostri connazionali sparsi nel mondo. Un braccio di ferro, quello fra i dipendenti esteri del MAE e la stessa Farnesina che rischia solo, in un momento così delicato per il futuro degli italiani nel mondo, di allargare a macchia d'olio il giustificato malcontento che già serpeggia da mesi all'interno del sindacato di categoria, il Confsal-Unsa/Esteri che ormai da mesi attraverso i propri portavoce in Europa ha lanciato l'allarme rispetto all'atteggiamento di un Ministero degli Esteri che invece sembra sordo a qualunque tipo di trattativa. A tal proposito il candidato per il PDL nella Circoscrizione Europa, Salvatore Albelice, da sempre vicino alle problematiche che riguardano i lavoratori di consolati e ambasciate, sostenitore di un indispensabile rinvigorimento delle strutture al servizio dei nostri italiani all'estero, analizza in maniera molto attenta quanto sta accadendo, proponendo un urgente tavolo di concertazione attraverso il quale non solo si possa venire incontro alle esigenze più basilari dei dipendenti MAE ma soprattutto si possa garantire loro quella meritata tutela economica attraverso la tanto attesa riqualificazione del loro contratto di lavoro. «Mi sembra davvero paradossale, commenta Albelice, che a pochi giorni dal voto con la necessità di un clima sereno i lavoratori dipendenti del MAE attraverso il loro sindacato siano praticamente costretti ad annunciare quasi ogni giorno il loro stato di agitazione rispetto ad una situazione che li vede penalizzati sotto ogni punto di vista. Qui non si tratta solo, continua Albelice, della necessità di un adeguamento contrattuale che dia più serenità a figure professionali la cui attività è indispensabile per la vita dei nostri italiani nel mondo, ma il problema è ben più profondo. Un paese civile che si rispetti, una classe politica che sostiene di tenere a cuore le esigenze dei propri connazionali all'estero, non si può assolutamente permettere poi di non risolvere enormi carenze strutturali di ambasciate e consolati che rappresentano praticamente il cuore pulsante della vita dei nostri emigrati. Prendo atto con sommo rammarico che il Mae si rifiuta - continua ancora Albelice, - di adottare le riforme richieste, in questo caso non solo garantire ai propri lavoratori un contratto più duraturo ed economicamente più adeguato ai costi della vita ma anche la riqualificazione del personale e la migliore organizzazione del medesimo. Rispetto ad altri paesi europei infatti i dipendenti italiani del MAE che lavorano all'estero risultano fra i peggiori per quanto riguarda la loro retribuzione. Inoltre i sindacati da tempo vanno chiedendo anche l'assunzione di elementi più qualificati. Ho ricevuto qualche giorno fa - dice ancora Albelice - un vero e proprio dossier che analizza in modo allarmante quanto accade in ambasciate e consolati. In pratica in Italia siamo al paradosso: ci sono persone sbagliate al posto sbagliato in tutti i settori della vita pubblica e questo si ripercuote inevitabilmente sul cittadino. I sindacati che tutelano gli interessi dei dipendenti della Farnesina da tempo vanno predicando la necessità di assunzioni più mirate: occorre insomma personale qualificato, persone giuste al posto giusto, affinchè i servizi offerti ai nostri italiani nel mondo possano essere più efficienti e affinchè non si sobbarchi di eccessive responsabilità chi già lavora da tempo in queste strutture e, ironia della sorte, vive con ansia e incertezza perchè non conosce il proprio futuro lavorativo». Albelice insomma chiede che finalmente chi sarà eletto come deputato all'estero si batta in prima persona per una riforma radicale della vita di consolati, ambasciate e anche di altri organismi importanti come gli istituti di cultura, a cominciare dal rinnovo contrattuale, per qualità e quantità, dei dipendenti del MAE, per poi passare ad una migliore organizzazione strutturale del lavoro e ancora alla possibilità di nuove assunzioni attraverso scelte mirate. Il tutto - conclude Albelice - perchè finalmente chi starà al Governo, eletto all'estero, dimostri di avere a cuore l'interesse del proprio elettorato, non cadendo e svilendosi in un pericoloso immobilismo frutto di una politica che non bada più alle esigenze della gente. E' arrivato il momento, speriamo, dei cambiamenti tanto attesi».

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