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13 - 14 APRILE 2008 ... Rialzati Italia!

Cara Elettrice, caro Elettore, il 13 e 14 Aprile siamo chiamati nuovamente ad eleggere i nostri rappresentanti. Ancora una volta potremo far sentire la nostra voce sia per rappresentare le nostre istanze ma soprattutto per fornire quel grande contributo di esperienze, di conoscenze, di professionalità e di apertura culturale che abbiamo maturato nei tanti anni trascorsi da "Italiani all'estero". In questi due anni abbiamo lavorato e in futuro lavoreremo affinché l'Italia diventi sistema paese e torni ad essere protagonista nel Mondo. Le donne e gli uomini che da Italiani si distinguono nella vita sociale, culturale, professionale delle comunità che li ospitano devono sentirsi nuovamente protagonisti. Con il vostro voto si può dare nuovamente slancio all'Italia ma sopratutto, ai suoi artefici, gli Italiani.

lunedì 17 marzo 2008

IL RAPIMENTO MORO.


ALBELICE RICORDA IL RAPIMENTO MORO: PECCATO PER LA MANCATA PRESENZA DI NAPOLITANO.


«Trent'anni come ieri, 30 anni sono trascorsi dal quel 16 marzo 1978, il giorno di via Fani, quando Aldo Moro fu rapito dalle Brigate Rosse, trent'anni cominciati con uno dei sequestri più angoscianti della storia recente, trent'anni di cronaca nera, di processi, di messaggi di cordoglio, di commozione, di dolore mai sopito, ma soprattutto trent'anni di ombre che nessuno è stato capace fin ora di cancellare». Con queste parole Salvatore Albelice, candidato alla camera per il PDL nella circoscrizione Europa si unisce al dolore dell'Italia e dei connazionali nel mondo nel ricordare la data in cui cominciò l'incubo di Aldo Moro, l'incubo di tutta l'Italia, un incubo che non ha mai avuto fine, con un epilogo altrettanto tragico, il ritrovamento del cadavere dell'esponente DC in quella Renault 4 in via Caetani, emblematicamente a pochi passi da Piazza del Gesù e da via delle Botteghe Oscure dove Moro trascorse i momenti più importanti della sua vita. «Mi unisco al dolore della figlia, continua Albelice, dei parenti, degli italiani tutti, anche dei nostri connazionali nel mondo che al di là dell'appartenenza politica hanno sempre visto in Moro una persona leale che sapeva fare politica e sapeva battersi per gli interessi degli altri. A nome anche degli Azzurri nel Mondo Belgio non posso che rivolgere il mio abbraccio alla famiglia dello statista, nella speranza che a distanza di tanti anni venga fuori finalmente la verità, quella verità fin qui sempre nascosta che però nessuno di noi nel suo piccolo ha rinunciato a cercare. Vorrei inoltre sottolineare come in un giorno così importante sia però mancata a via Fani, davanti alla lapide di Moro, la presenza del nostro presidente della Repubblica impegnato in una visita di stato in Cile. Da italiano avrei preferito che lui fosse stato presente, secondo me è un vero peccato, sarebbe bastato spostare di un giorno il suo viaggio in Sudamerica».

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