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13 - 14 APRILE 2008 ... Rialzati Italia!

Cara Elettrice, caro Elettore, il 13 e 14 Aprile siamo chiamati nuovamente ad eleggere i nostri rappresentanti. Ancora una volta potremo far sentire la nostra voce sia per rappresentare le nostre istanze ma soprattutto per fornire quel grande contributo di esperienze, di conoscenze, di professionalità e di apertura culturale che abbiamo maturato nei tanti anni trascorsi da "Italiani all'estero". In questi due anni abbiamo lavorato e in futuro lavoreremo affinché l'Italia diventi sistema paese e torni ad essere protagonista nel Mondo. Le donne e gli uomini che da Italiani si distinguono nella vita sociale, culturale, professionale delle comunità che li ospitano devono sentirsi nuovamente protagonisti. Con il vostro voto si può dare nuovamente slancio all'Italia ma sopratutto, ai suoi artefici, gli Italiani.

lunedì 17 marzo 2008

IL GENOCIDIO CULTURALE DELLA CINA.


IL GENOCIDIO CULTURALE DELLA CINA AI DANNI DEL TIBET:
LA CONDANNA DI SALVATORE ALBELICE, CANDIDATO ALLA CAMERA PER LA CIRCOSCRIZIONE ESTERO.


Tra poche ore scadrà l'ultimatum della Cina nei confronti del Tibet. Cosa accadrà? Sono momenti di angoscia e tensione, non solo in Oriente ma in tutto il mondo, per le conseguenze disastrose di quello che il Dalai Lama ha definito come un vero e proprio genocidio culturale che va avanti ormai da anni. A tal proposito, Salvatore Albelice, candidato alla Camera per il PDL nella circoscrizione Europa e attento osservatore da sempre delle situazioni di politica internazionale che hanno e possono avere risvolti diretti con l'Italia e l'Europa, commenta: «Nel vecchio continente regna il silenzio più assoluto. Cosa succede? I morti e i feriti non bastano ancora? Si ha davvero così tanta paura della Cina? E ci sono ancora persone che dopo tutto questo amano con orgoglio definirsi comuniste? E' sotto gli occhi di tutti, continua Albelice, che il governo cinese sta mettendo in atto un vero e proprio aborto. Solo Pechino ormai riesce ancora a nascondere a se stesso la verità su ciò che sta avvenendo in Tibet. Peccato che il governo sia ormai l'unico a credere alle proprie parole, nemmeno i cinesi hanno più dubbi su ciò che sta avvenendo in questo paese martoriato. Da anni. Credo, prosegue Albelice, che la comunità internazionale, l'Unione Europa, debbano assolutamente intervenire e fare qualcosa per fermare questo scempio prima che sia troppo tardi. E' palese che la Cina voglia distruggere il Tibet e che voglia farlo anche nel minor tempo possibile. In questi anni ho visto accadere cose assurde. In tanti paesi europei, come anche in Belgio, il Dalai Lama non è stato accolto per timore che la Cina potesse reagire. E ora leggo attraverso le agenzie e i commenti degli esperti di politica che sarebbe opportuno fermare le Olimpiadi. Ma vi rendete conto? Si permette alla Cina di agire indisturbata nei confronti del Tibet, di attuare una politica che non è certo l'esempio della limpidezza e della correttezza, e non solo nei confronti della propria gente ma anche per quanto riguarda questioni delicate come l'economia. Il made in China ha invaso il mondo mettendo a repentaglio la vita di tantissime aziende. Sono 50 anni che Pechino ha invaso Lhasa, sono 50 anni che non rispetta i diritti umani, che discrimina, che offende. Che uccide, anche. E adesso, all'improvviso, si vogliono coinvolgere i Giochi? Le Olimpiadi sono il simbolo dello sport e della cultura, non si può rubare il sogno a decine di migliaia di giovani che hanno speso una vita, in senso sportivo, per arrivarci. Troppo facile colpire gli interessi altrui, mai i propri. La Cina va fermata ma lasciamo stare i giochi olimipici».

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