BENVENUTO NEL MIO BLOG!

13 - 14 APRILE 2008 ... Rialzati Italia!

Cara Elettrice, caro Elettore, il 13 e 14 Aprile siamo chiamati nuovamente ad eleggere i nostri rappresentanti. Ancora una volta potremo far sentire la nostra voce sia per rappresentare le nostre istanze ma soprattutto per fornire quel grande contributo di esperienze, di conoscenze, di professionalità e di apertura culturale che abbiamo maturato nei tanti anni trascorsi da "Italiani all'estero". In questi due anni abbiamo lavorato e in futuro lavoreremo affinché l'Italia diventi sistema paese e torni ad essere protagonista nel Mondo. Le donne e gli uomini che da Italiani si distinguono nella vita sociale, culturale, professionale delle comunità che li ospitano devono sentirsi nuovamente protagonisti. Con il vostro voto si può dare nuovamente slancio all'Italia ma sopratutto, ai suoi artefici, gli Italiani.

domenica 13 aprile 2008

GLI IMPRENDITORI ITALIANI DEVONO SALVARE L'ALITALIA.

GLI IMPRENDITORI ITALIANI DEVONO SALVARE L'ALITALIA:
IL COMMENTO DI SALVATORE ALBELICE, CANDIDATO PER IL PDL ALLA CAMERA IN EUROPA, SULLA CRISI DELLA COMPAGNIA DI BANDIERA.

«E' arrivato il momento che gli imprenditori italiani, che i nomi di grido della nostra economia, facciano qualcosa di concreto per il Paese. E' una vergogna che la compagnia di bandiera, l'Alitalia, stia affondando inesorabilmente e che qualcuno, vedi gli esponenti di spicco del Governo Prodi, continuino a volerla gettare nelle mani di Air France. Sono d'accordo pienamente con il Presidente Berlusconi e con il suo intervento rilasciato nella serata del 10 aprile, nel corso di Porta a Porta, non possiamo svendere l'azienda immagine dell'Italia, non possiamo permettere ai francesi di svilire l'Alitalia e renderla una società satellite senza futuro». Così Salvatore Albelice, candidato alla Camera per il PDL nella Circoscrizione Europa commenta uno dei fatti di attualità del momento, la crisi dell'Alitalia e la difficile posizione suoi dipendenti, il cui futuro è oggi più che mai inevitabilmente in bilico. «Dico solo che i nostri imprenditori devono solo vergognarsi e non esagero. Gente come Luca Cordero di Montezemolo, il nostro uomo di punta dell'industria italiana, il manager che è capace con le sue strategie di regalare vittorie memorabiliai tifosi della Ferrari, che sa tanto parlare e trascinare le folle ai convegni di Confindustria, devono, adesso più che mai, smetterla di piangersi addosso. Di dire che siamo in una crisi senza soluzione, in un tunnel senza uscita. Tutto questo non è affatto vero. La risalita dell'Italia dal punto di vista economico e di conseguenza dell'immagine dipende proprio dai nostri imprenditori, dagli assi portanti della nostra economia. E' chiaro che le parole e la buona volontà non bastano. Sarei uno stupido se mi limitassi a lanciare moniti e basta. Servono strategie precise, piani concreti, per salvare una azienda come Alitalia che non è solo la compagnia di punta del comparto aereo ma rappresenta anche l'immagine del nostro Paese. Pensate cosa succederebbe se davvero finisse nelle mani dei francesi come vuole Veltroni? E' ovvio che ci devono essere cordate realmente interessate e rilevarla, ma dobbiamo fare il possibile per sostenere i nostri imprenditori, convincerli che Alitalia può e deve rimanere nelle mani degli italiani. Air France, nel suo piano di acquisto di Alitalia, così come ha fatto notare Berlusconi, intende svilire l'importanza della nostra compagnia, renderla quasi una società fantasma. E' vero, ci sarebbe la sopravvivenza ma a quale prezzo? Quello di inevitabili contraccolpi anche sul turismo. La smettano quindi i politici di sinistra di dire che solo Air France è la salvezza. Mentre i nostri imprenditori, i migliori, perchè ne abbiamo di menti elevate, uniscano le loro forze. Ripeto se continuano a piangersi addosso non andremo da nessuna parte. Non è vero che in Italia non si può crescere economicamente. E' arrivato il momento di tirarci su, ma dipende soltanto da noi. E poi c'è in ballo il futuro di migliaia di lavoratori, di tanti padri di famiglia. Questa volta tutti, e dico tutti, devono compattarsi per salvare la compagnia di bandiera. E' impensabile che l'Italia la perda. Ce l'hanno paesi come Grecia e Portogallo che non sono nei primi dieci posti della classifica economica mondiale. E' vero, stiamo attraversando un momento difficile, ma possiamo uscirne, e la salvezza di Alitalia è una delle strade inevitabili da percorrere. Una salvezza però tutta italiana».

Nessun commento: