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13 - 14 APRILE 2008 ... Rialzati Italia!

Cara Elettrice, caro Elettore, il 13 e 14 Aprile siamo chiamati nuovamente ad eleggere i nostri rappresentanti. Ancora una volta potremo far sentire la nostra voce sia per rappresentare le nostre istanze ma soprattutto per fornire quel grande contributo di esperienze, di conoscenze, di professionalità e di apertura culturale che abbiamo maturato nei tanti anni trascorsi da "Italiani all'estero". In questi due anni abbiamo lavorato e in futuro lavoreremo affinché l'Italia diventi sistema paese e torni ad essere protagonista nel Mondo. Le donne e gli uomini che da Italiani si distinguono nella vita sociale, culturale, professionale delle comunità che li ospitano devono sentirsi nuovamente protagonisti. Con il vostro voto si può dare nuovamente slancio all'Italia ma sopratutto, ai suoi artefici, gli Italiani.

lunedì 7 aprile 2008

APPELLO AL VOTO DI SALVATORE ALBELICE.

APPELLO AL VOTO DI SALVATORE ALBELICE, CANDIDATO PER IL PDL ALLA CAMERA NELLA CIRCOSCRIZIONE EUROPA.

"IL VERO PERICOLO PER IL FUTURO DEGLI ITALIANI ALL'ESTERO NON SONO SOLO I BROGLI E LA COMPRAVENDITA DEI PLICHI ELETTORALI, MA LO SPETTRO DELL'ASTENSIONISMO CHE INCOMBE IN QUESTE ORE IN EUROPA E NEL MONDO".

Mancano solo due giorni al termine ultimo per la consegna dei plichi elettorali da parte dei cittadini italiani nel mondo ai consolati e alle ambasciate di riferimento. Meno di 48 ore, decisive, fondamentali per stabilire il futuro dei nostri emigrati, degli italiani nel mondo, per disegnare, si spera, una nuova strada, fatta di idee concrete, progetti, cambiamenti importanti. Il clima, però, non è di sicuro idilliaco. Lo confermano non solo le denunce di molti candidati del Centro Destra relative a brogli, come accadde due anni fa e addirittura a scandalose compravendite dei plichi elettorali, naturalmente sistematicamente smentite dalla Farnesina e dall'ancora viceministro in carica, Franco Danieli, ma anche i dati ufficiosi che arrivano dai vari consolati e dalle ambasciate, soprattutto in paesi come Belgio e Germania, dove ancora una volta si registra da parte dei nostri cittadini italiani all'estero un profondo distacco nei confronti dell'importante momento elettorale, un atteggiamento che si traduce in un rischioso astensionismo che non può portare e di certo non porterà a nulla di buono. «Il vero pericolo adesso - commenta Salvatore Albelice, candidato alla Camera per il PDL nella Circoscrizione Europa, non sono solo i paventati brogli che già di per sè sono ampia dimostrazione di come regni adesso un clima di sfiducia e di malcontento al punto che certi personaggi ritengono che per vincere sia necessario pilotare il sistema, ma addirittura la bassissima percentuale con la quale qui in Belgio si sta votando nelle principali città. Certo non sono dati ancora ufficiali ma rischiamo seriamente di chiudere questo voto per italiani all'estero con un 30-40 per cento di affluenza. Cifre davvero irrisorie e basse, cifre allarmanti, che dimostrano come gli italiani all'estero si siano per certi versi disamorati nei confronti del nostro Paese. E se questo è accaduto ci sono ragioni di fondo, importanti, che vanno spiegate e denunciate. Se i nostri italiani in Europa non vanno a votare o decidono di vendere i plichi elettorali non comprendendo di mettere a rischio il loro futuro affidandosi nelle mani sbagliate, allora io non darei la colpa a noi emigrati, a chi in 50 anni si è adoperato con il sudore della propria fronte per far grande l'Italia e per costruire i nuovi paesi che li hanno accolti. Il distacco, profondo, inesorabile, che sta avvenendo fra i cittadini italiani all'estero e il paese di origine ha radici ben più radicate. Io direi che la colpa ancora una volta, denuncia Albelice, è del nostro governo, ma anche di una classe politica che soprattutto negli ultimi anni non ha saputo tenere nella debita considerazione il grande potenziale degli italiani nel mondo, quegli italiani nel mondo che con le loro rimesse hanno dato tanto all'Italia. Un caso emblematico per me cittadino italiano in Belgio è l'informazione. Cosa ha fatto il Governo per avvicinarsi agli emigrati, per far capire loro l'importanza di andare alle urne? Vorrei citare un caso su tutti. Quello della Rai. Australia, Canada, Stati Uniti, godono in piccola parte di un grande privilegio che si chiama Rai International. Anche se oggi Rai International con la direzione di Badaloni, ex Presidente della Regione Lazio, attivissimo a sinistra, è indottrinata alla politica del PD. In Europa invece Rai International, seppur con tutti i suoi difetti, non è accessibile a tutti, è solo sul satellite, via cavo qui abbiamo solo la Rai Nazionale. Ma cosa ha fatto la Rai nazionale per dare importanza al voto? Per informare i cittadini italiani all'estero? Nulla. Tranne qualche spot elettorale di poco conto. Ci sarebbe da denunciare che molti italiani in Europa nemmeno sanno di queste elezioni. Sembra assurdo ma è così. O se lo sanno non lo vivono con il giusto pathos. Allora viene normale pensare che finchè noi italiani all'estero siamo spot per il made in Italy, finchè compriamo e vestiamo italiano, finchè mandavamo i soldi in Italia, siamo stati considerati. Ma nessuno si è occupato di noi per queste elezioni. Per 20 anni i Patronati di sinistra hanno pilotato la vita degli italiani all'estero. Con quali risultati? La loro vita è forse migliorata grazie ad anni di vita nell'orbita della sinistra?. Se in tanti non hanno compreso che votare oggi significa poter cambiare il loro futuro allora vuol dire cheforse abbiamo fallito tutti. L'astensionismo è il pericolo maggiore. Lo spettro del non voto può essere il danno peggiore per gli italiani nel mondo. Perciò dico di esprimere la propria preferenza, per chi è ancora in tempo. Faccio un appello agli italiani d'Europa: vi chiedo, al di là del colore politico, di votare. E di votare l'uomo giusto. Ne va del vostro futuro. Insieme possiamo ancora farcela. Non sprechiamo questa grande occasione.

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