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13 - 14 APRILE 2008 ... Rialzati Italia!

Cara Elettrice, caro Elettore, il 13 e 14 Aprile siamo chiamati nuovamente ad eleggere i nostri rappresentanti. Ancora una volta potremo far sentire la nostra voce sia per rappresentare le nostre istanze ma soprattutto per fornire quel grande contributo di esperienze, di conoscenze, di professionalità e di apertura culturale che abbiamo maturato nei tanti anni trascorsi da "Italiani all'estero". In questi due anni abbiamo lavorato e in futuro lavoreremo affinché l'Italia diventi sistema paese e torni ad essere protagonista nel Mondo. Le donne e gli uomini che da Italiani si distinguono nella vita sociale, culturale, professionale delle comunità che li ospitano devono sentirsi nuovamente protagonisti. Con il vostro voto si può dare nuovamente slancio all'Italia ma sopratutto, ai suoi artefici, gli Italiani.

venerdì 11 aprile 2008

DETENUTI ITALIANI ALL'ESTERO.

DETENUTI ITALIANI ALL'ESTERO:
L'ALLARME C'E' ANCHE IN EUROPA SALVATORE ALBELICE, CANDIDATO PER IL PDL ALLA CAMERA NELLA CIRCOSCRIZIONE EUROPA, APPOGGIA ANTONELLA REBUZZI NEL PROGETTO DI SOSTEGNO AI CONNAZIONALI CHE SUBISCONO ABUSI DIETRO LE SBARRE.

Nulla è cambiato. Come quando 50 anni fa gli italiani che emigravano in Belgio venivano trattati come gli ultimi esseri viventi sulla faccia della terra. Come quando si lavorava in miniera nei campi di lavoro e si viveva in baracche. Trattati come animali e non come persone. Oggi le cose sono cambiate ma i problemi ci sono e sono gravi, con un Belgio diventato culla della multicultura, i nostri italiani sono sempre trattati malissimo, e c'è purtroppo una profonda discriminazione nei confronti dei nostri connazionali, in particolare se questi ultimi sono detenuti il trattamento non è mai lo stesso rispetto agli altri stranieri. Così Salvatore Albelice, candidato alla Camera per il PDL nella Circoscrizione Europa, denuncia l'allarme detenuti italiani nel mondo che in in particolare in Belgio, ma anche in molti altri paesi del Vecchio Continente rappresenta una vera e propria piaga. I detenuti italiani in Europa, osserva Albelice, non vivono certo una condizione che si può equiparare a quella degli altri detenuti extracomunitari. Ma il nostro Governo, la nostra Farnesina, con il suo scarso peso, non fa nulla per tutelare gli italiani. Ho letto sulle agenzie il caso di Giuseppe Monsurrò, 25enne in vacanza con la famiglia in Croazia e detenuto per oltre 40 giorni in un carcere dell'Istria. Picchiato e trattato come una bestia. Incredibile. Fa male leggere queste cose, è assurdo, per fortuna Monsurrò ha avuto il coraggio di raccontare tutto e denunciare l'accaduto, le vessazioni fisiche e psicologiche subite. Non mi meraviglio di nulla, la Croazia seppur per ragioni diverse è un'altra terra difficile. Come il Belgio. Dove se sei dietro le sbarre devi raccomandarti l'anima a Dio. Se poi sei italiano ancora peggio. Qui in Belgio, denuncia Albelice, gli italiani lo ripeto sono gli ultimi della classifica. Il governo belga preferisce proteggere gli altri extracomunitari. La stampa francofona, che è tutta di sinistra, non ha il coraggio di raccontare quanto succede, soprattutto dietro le sbarre delle carceri. Provate solo a immaginare se venisse fuori il caso di un extracomunitario, naturalmente non italiano, picchiato dagli agenti in carcere. O arrestato senza motivo. In Belgio scoppierebbe una rivoluzione. Il paese di appartenenza farebbe succedere il caos. Il Belgio si ritroverebbe con una mina pronta ad esplodere tra le mani. Nel caso degli italiani questo non accade. Probabilmente perchè il nostro Paese continua ad esercitare uno scarso peso nei confronti del Governo Belga, perchè la Farnesina preferisce chiudere gli occhi. Sorvolare. E se sei meridionale, se hai la sfortuna di essere di origine calabrese o siciliana per esempio, non verrai mai trattato allo stesso modo degli altri detenuti. Non sono favole di un tempo che fu. E' la pura verità. Potrei portarne tanti di casi all'attenzione dell'opinione pubblica. Anche fatti di cronaca sconcertanti. Dico soltanto che non dobbiamo guardare solo ai problemi delle carceri nell'America Latina. Che sono sì gravi e pesanti. Quello dei detenuti italiani in Europa è altrettanto un problema serio, e il caso di Monsurrò in Croazia deve farci riflettere. Perciò appoggio pienamente il progetto di Antonella Rebuzzi, senatrice uscente e candidata a Palazzo Madama per il PDL di voler sostenere personalmente i detenuti italiani nel mondo, di voler seguire le loro vicende, di voler fermare le ingiustizie, indipendentemente se sarà eletta o meno. Io farò lo stesso. Sono con lei. Quanto accaduto in Croazia è riprovevole. Ed è scandaloso che il nostro Consolato sia stato costretto a tacere, al momento, per evitare un caso politico, cosi come si legge nella denuncia di Monsurrò. I consolati e le ambasciate hanno il dovere di intervenire quando un nostro connazionale subisce abusi. Ma devono anche avere gli strumenti per farlo. Essere messi nella condizione di agire. Incredibile che Monsurrò dopo essere stato arrestato ingiustamente e picchiato ha dovuto pagare addirittura una cauzione e tacere fino al ritorno in Italia. Un incubo durato 40 giorni che fa rabbrividire. Che potrebbe accadere a qualunque turista che si trova in circostanze infauste. O a un italiano che vive già in Belgio. Voglio ricordare, tanto per cambiare, che Monsurrò è napoletano. Questo dimostra come l'Europa da questo punto di vista non si sia evoluta. Il nostro Ministero degli Esteri va ristrutturato radicalmente negli uomini e i parlamentari che saranno eletti all'estero dovranno finalmente far sentire la loro voce per aiutare i detenuti italiani nel mondo. Gli abusi, l'illegalità, nei confronti dei nostri connazionali, vanno fermate. Adesso.

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